L’Estate Musicale Frentana, che per sua natura sin dalle origini, si riconosce e persevera nella Missione di connettere i giovani talenti musicali al rispetto della tradizione come alla realizzazione di eventi originali e sperimentali, rilancia la sua attività su una progettualità socioculturale e multidisciplinare. La stessa, si rivolge, non solo ai giovani musicisti che sono impiegati produttivamente nella programmazione, ma a tutta la società a partire dal coinvolgimento attivo della cittadinanza in un processo culturale di sensibilizzazione a tematiche suscettibili di caratterizzare il nostro tempo e la nostra epoca.
Fra i grandi temi di attualità dettati dall’Agenda 2030 dell’ONU, l’Associazione Amici della Musica Fedele Fenaroli sceglie quello dell’Ecologia e dunque del riciclo e dell’ecosostenibilità.
Originale sarà rileggere in chiave contemporanea un’opera lirica attraverso una tematica che coinvolge la nostra società e il futuro del nostro pianeta.
Per questa ragione, si è deciso di contestualizzare attraverso la problematicità dell’ecosostenibilità, una fra le opere più conosciute e dunque il Don Giovanni di Mozart/Da Ponte. L’allestimento della stessa, verrà affidata alla messinscena e all’interpretazione di giovani talenti che verranno selezionati per prendere parte ad un’Opera- Studio.
L’Opera-studio, che come modello si prefigge l’obiettivo di connettere i giovani interpreti al mondo reale del lavoro, consentendone una simulazione più vicina possibile all’universo operistico, in questo caso: si carica ulteriormente di significato e di originalità. I ragazzi e l’utenza del progetto, sono invitati alla riflessione e alle buone pratiche legate alla sensibilizzazione della salvaguardia dell’ambiente e dell’ecosistema.
“Riciclando in Opera” vuole avvallare il senso di “Operare consapevolmente”.
Cosi come il repertorio musicale ci è stato tramandato nei secoli se ben conservato, è bene che noi stessi Operiamo positivamente per lasciare un ambiente nelle migliori condizioni alle generazioni che ci succederanno.
Per questa ragione il progetto si avvarrà della collaborazione e dello spirito d’iniziativa di: giovani musicisti, scuole, associazioni e volontari. Degli enti pubblici quali: Comune di Lanciano e Regione Abruzzo. Delle Associazioni Opera More e Chi è di scena. In oltre verranno stipulate delle convenzioni con la società di smaltimento rifiuti Ecolan e dell’azienda Honda Italia.
Il progetto Riciclando in opera si identifica già per definizione come una Identità peculiare, in quanto: vuole sensibilizzare tutti al valore dell’ecosistema e punterà all’interdisciplinarietà e alla multidisciplinarietà del concept per coinvolgere i più giovani in un processo di educazione civica e manualità, le famiglie al supporto dei propri figli nella classificazione e nel riuso di materiali che in sede di allestimento saranno impiegati nella realizzazione della scenografia. I partner, le associazioni sociali e culturali del territorio saranno a loro volta impegnati nell’esposizione dei propri protocolli di salvaguardia del sistema civico e industriale per diffondere l’informazione. Riciclando in Opera, insomma, è un impianto inclusivo a tutto tondo: valorizza le pari opportunità fra le specificità dei singoli o dei gruppi coinvolti, fa emergere attraverso le parole del libretto di Da Ponte una eredità umana che ci riguarda tutti, come tutti ci riguarda la tematica dell’ecologia, al fine di salvaguardare il nostro pianeta. Il tutto in una complesso monumentale che accoglie: grandi e piccini, giovani e vecchi, esperti, appassionati, cultori e amatori di tutte arti, dell’ambiente, della natura, dell’attualità e delle buone pratiche. Della conoscenza: Tutta.
Infine, quanto alla musica e alla messinscena dell’opera, si affiderà agli interpreti il ruolo di veicolare il significato più profondo del “Riciclando in opera” e dunque del “Fare operativamente parte di un processo”: quello di riciclare per comprendere e dare valore. Al ruolo di Don Giovanni:
il messaggio di non tergiversare, di non reiterale nell’errore che può essere letale perché sbagliare è umano, ma perseverare è diabolico.
L’organizzazione del progetto è concepita secondo i mestieri tradizionali necessari alla realizzazione di un’opera lirica e dunque alla formazione di: orchestra, solisti e coro, scenografi e tecnici.
Orchestra Sinfonica Giovanile “Fedele Fenaroli”
Sarà formata da 36 musicisti (6 Violini I, 5 Violini II, 4 Viole, 3 Violoncelli, 2 Contrabbassi, 2 Flauti, 2 Oboi, 2 Clarinetti, 2 Fagotti, 2 Corni, 2 Trombe, 2 Tromboni, Timpani e Clavicembalo) che beneficeranno di una borsa di studio di 30€ al giorno, come da statuto dell’Associazione Amici della Musica. L’impegno previsto è di 12 giorni.
Durante il periodo di formazione, l’Orchestra verrà divisa in due macro sezioni (archi-fiati) che lavoreranno autonomamente con docenti di fama internazionale provenienti dalle più importanti Fondazioni Liriche d’Italia, che si occuperanno della gestione delle prove e dello studio della Partitura Operistica da eseguire.
Solisti e Coro
Il cast verrà selezionato durante lo svolgimento di un seminario lirico sperimentale che verrà gestito e realizzato dall’associazione Opera More. Si prevedendo lezioni di tecnica vocale, interpretazione e di arte scenica sia per i ruoli singoli che per gli assiemi previsti nell’opera (dai duetti ai sestetti). Le prove, oltre alla presenza dei docenti, prevedono il supporto di un maestro collaboratore per la lettura della partitura al pianoforte, prima delle prove con l’orchestra.
Allestimento scenico
La scenografia e i costumi saranno realizzati con tutti materiali di riciclo, in collaborazione con il Liceo Artistico “G. Palizzi” di Lanciano, con la società “Chi è di Scena” e con la supervisione dello scenografo Filippo Iezzi che garantirebbe la sicurezza e la qualità della costruzione e dell’allestimento.
Nelle fasi operative, gli studenti daranno libero sfogo alla loro creatività e alla manualità, avvicinandosi ad un mestiere, alla scoperta di tutti i mestieri visibili e invisibili, che sono indispensabili alla realizzazione di un’opera lirica.
Il contributo formativo delle aziende ai circoli didattici
Nella realizzazione dei singoli elementi e dell’attrezzeria saranno coinvolti i circoli didattici e le famiglie degli alunni interessati. In questa maniera si contribuirà a responsabilizzare la società a partire dalle famiglie, secondo un processo educativo di potenziamento dei legami affettivi di base e dunque della relazione genitore-figlio, nipote-nonno e dei luoghi e dei materiali nel “Nido”: La Casa.
Riciclando in Opera vuole veicolare attraverso la musica, che concepisce l’allestimento di un’opera lirica non come fine meramente estetico, ma come l’esito di un processo di responsabilità collettiva, un insegnamento civico per la costruzione di un futuro sempre più Eco-Solidale.
Durante il periodo di realizzazione delle scene e dei costumi, per le classi impegnate, verranno effettuate lezioni e conferenze da parte di personale specializzato della società Ecolan, al fine di permettere agli studenti di approfondire le conoscenze relative allo smaltimento e al “riuso” del materiale di scarto.
Saranno effettuate visite guidate nell’Azienda, in modo da sviluppare
in essi riflessioni atte a generare comportamenti più idonei verso un
futuro sempre più Eco-Sostenibile.
Anche la società Honda Italia, dopo una fase di preparazione nelle
classi coinvolte, ospiterà gli studenti, con modalità e tempi da
concordare, nella loro realtà lavorativa, offrendo la possibilità di
toccare con mano i materiali utilizzati, forgiati e lavorati per la
realizzazione dei motocicli, seguendo tutte le fasi e le modalità di
smaltimento degli scarti industriali, sempre effettuato nel rispetto
della natura.
Il contributo culturale dei membri dell’Associazione Amici della Musica”.
I professionisti dell’associazione, provvederanno alla formazione e all’introduzione delle classi coinvolte al progetto, con lezioni e seminari di introduzione al repertorio, alla drammaturgia musicale, secondo le affinità con gli indirizzi dei rispettivi istituti.
Enti, comuni limitrofi e non soltanto.
L’Opera studio comporterà un concept che girerà nei luoghi e negli spazi più o meno vicini a Lanciano: residenza di produzione del progetto.
Il tutto si sviluppa, in un quadro originale di riconversione architettonica di un complesso storico monumentale che, dalla sua originaria funzione di carcere, lascia il passo ad un ruolo ben più originale e dunque a quella di “amplificatore culturale”. Il complesso architettonico: le “Torri Montanare”, che da decenni da “Asilo” ai progetti culturali dell’Estate Musicale Frentana, si contraddistingue anche per la sua capacità di accoglienza sia di progetti artistici classici che sperimentali, nonché quale spazio di aggregazione e ritrovo per i cittadini e per tutti coloro che vi si recano per condividere e contribuire alla realizzazione e alla fruizione di un contest sempre più articolato e innovativo.
La scelta dell’Associazione di trovare dimora fissa in questo luogo, sta alla sua natura molteplice che si presta al concepimento di diverse forme sceniche e ad ospitare diversi tipi di progetto culturale e genere musicale. Più importante ancora, forse, la posizione strategica e panoramica che connette altri luoghi della città fra di loro e a sé stessa. Vuole essere un faro di ricognizione territoriale senza confine geopolitico: siamo tutti legati dal desiderio di fare della cultura e dell’arte un valore collettivo. La sede in questione da luogo ad un archivio che annovera i personaggi storici della musica del luogo ai quali l’associazione dedica costantemente attenzione. Vi sono inoltre un gran palcoscenico all’aperto, sale prove, sale relax, sale di organizzazione e produzione. La stessa, rappresenta un luogo che lascia spazio all’immaginazione e alla creatività grazie all’ampiezza delle sezioni fra cui un ampio chiostro ed un torrione e l’accogliente benché non convenzionale struttura architettonica.
A proposito di buone pratiche, l’EMF ricorda che la Musica è sempre stata espressione del suo tempo, cosi come la stessa committenza ha sempre giocato un ruolo fondamentale nella possibilità di fare musica veicolando valori sociopolitici che attraverso la scrittura e la drammaturgia musicale hanno unito le genti e le società di tutti i secoli.
Il potere della musica, è dunque fortemente evocativo quanto rappresentativo. Ottempera al ruolo di comune multiplo denominatore fra retaggio storico, contesto e attualità di ogni epoca. Funge da Virgilio nella conduzione della memoria storica e nella sollecitazione delle emozioni, rinforzando le intenzioni e i legami fra gli e gli altri, in un Viaggio multisensoriale.
Nel 2022 e nel prossimo triennio, L’Associazione Amici della Musica “Fedele Fenaroli”proseguirà il PERCORSO DI SENSIBILIZZAZIONE SUI DEVASTANTI CAMBIAMENTI CLIMATICI E NATURALI ATTRAVERSO LA MUSICA.
Il Progetto intitolato “MUSIC for NATURE” dimostra che gli esseri umani sono più inclini a cambiare i propri comportamenti se sono toccati nel sentimento. L’arte, e la musica in modo particolare, hanno la capacità di emozionare, toccano l’animo di ciascuno di noi, suscitando emozioni diverse, dando impulso al cambiamento delle abitudini. Si vuole riconoscere alla musica la capacità narrativa e informativa a proposito delle attuali condizioni climatiche.
E se come diceva San Francesco: “Cantare vuol dire pregare due volte” - il potere di comunicazione della musica si moltiplica quando i ruoli e i linguaggi si intersecano e si fondono. Per questa ragione l’EMF intende potenziare la propria missione con un allestimento di Mozart/Da Ponte che debutterà nel 2022 con l’opera dedicata del Dissoluto pentito ossia: Il Don Giovanni.
Questa opera, tratta dalla trilogia Cosi fan tutte, Don Giovanni e Nozze di Figaro, oltre a rappresentare un corpus di snodo nella storia
della drammaturgia musicale e della “Bibbia dell’Umano”, rappresenta il risultato del valore dell’incontro fra figure professionali differenti che condividono un obiettivo comune. E’ il caso dell’incontro di Wolfgang Mozart e di Lorenzo Da Ponte che si incontrarono nel 1783 nella dimora del Barone Wotzelar von Plankenstern.
Quale fonte letteraria più adeguata, dunque, per veicolare collettivamente una tematica significativa come quella della sensibilizzazione e della responsabilizzazione all’ambiente e all’ecologia se non la trilogia Mozart/Da Ponte, se già lo stesso drammaturgo, nelle sue memorie descriveva cosi W. A. Mozart: “Dotato di talenti superiori forse a quelli d’alcun altro compositore del mondo presente, passato, futuro”.
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